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taccuinomaglia.blogspot.com

sabato 24 marzo 2012

UNIVERSO LACE

Se c'è una cosa che mi appassiona in modo particolare è quella di leggere e rileggere più volte tutto ciò che  riguarda le tecniche di knitting.
       Così sfogliando Knits-Spring 2012 mi sono imbattuta nell'articolo di Deborah Newton dal titolo "Swatching the lace universe". A parte le fotografie di tanti piccoli campioni di lavorazioni lace (veramente graziosi!), che attraggono irresistibilmente chiunque appassionato di maglia, ciò che rappresenta un vero "toccasana" è il contenuto dell'articolo.

Si parla di "lace" ovviamente e si parla proprio dell'abc (un pregio che riconosco alla stampa anglo-sassone è quello di non temere di apparire scontata e banale parlando di nozioni molto semplici).

E allora si comincia con il "gettato" (yarnover), questo filo fatto passare sul ferro prima di lavorare il punto  successivo. Un singolo yarnover rappresenta il cosiddetto "eyelet" ossia il forellino che otteniamo nella lavorazione.

Più "yarnovers" più "eyelets".   Ma il "lace" è più che una ripetizione di "eyelets", è l'organizzazione  di questi in disegni più complessi.

E ancora: poichè ogni "yarnover" rappresenta una maglia in più sul ferro,  per mantenere costante la larghezza del lavoro è necessario ricorrere alla diminuzione o "decrease".

Per avere un numero sempre uguale di maglie sul ferro: tanti "yarnovers" tanti "decreases".

Dal punto di vista tecnico, la lavorazione "lace" si basa essenzialmente su "yarnovers" e  "decreases".     

  • Cosa accade se il numero di "yarnovers" è maggiore del numero di "decreases"?
Praticamente aumenta il numero delle maglie sul ferro e questo fatto può essere sfruttato per ottenere forme triangolari (es. scialli) oppure, lavorando in tondo, forme rotonde (es. centri).

  • Come si esegue un "decrease"?
Vi sono 2 modi:
  1. lavorando assieme 2 maglie  a diritto (k2tog: 2 knit together ), in tal caso si ottiene un punto con inclinazione verso destra;
  2. passando due maglie a diritto (prima l'una e poi l'altra) e lavorandole a diritto (ssk: slip slip knit), in tal caso si ottiene un punto con inclinazione verso sinistra.
Infine 2 "yarnovers" possono essere associati ad un "double decrease", passando una maglia, lavorando 2 maglie assieme  a diritto ed accavallando alle due maglie lavorate assieme la maglia passata (sl1, k2tog, psso: slip one, knit 2 together, pass slipped stitch over).

Ho riportato, sintetizzando, la parte iniziale dell'articolo per sottolineare il fatto che è sempre piacevole, oltre che utile, ricordare i principi su cui si basa qualsiasi tecnica di knitting. Questo aspetto dovrebbe essere tenuto presente anche da tante riviste italiane che purtroppo spesso presentano carrellate di modelli, trascurando la parte culturale  legata appunto alle varie tecniche di maglia e alle lavorazioni più tradizionali.

Altri aspetti interessanti della lavorazione "lace" vedrò di presentarli nei prossimi post.

Buon knit-week-end a tutti!







  

martedì 20 marzo 2012

Malabrigo Lace: progetto in lavorazione


    Questa è la mia Malabrigo Lace, acquistata per farne una giacchina lace e giacente in stash già da quasi un anno. Quando manca l'ispirazione é meglio aspettare tempi migliori (i quali, secondo la mia esperienza, prima o poi arrivano).

   E infatti su Knitescene, Winter 2011:


ho trovato questo modello, che guarda caso è lavorato proprio con la Malabrigo lace:





  E' il Nevis Cardigan di Stefanie Jaspel (chi ha la possibilità di andare su Ravelry lo può vedere meglio qui).

  Il modello è lavorato con la tecnica top-down e la particolarità consiste in una serie di aumenti, eseguiti ogni 6 ferri,  ai lati di un marker posto a circa metà di ogni mezzo-davanti. Da ciò deriva una larghezza in fondo al cardigan ben superiore a quella del seno e quindi una sovrapposizione (teorica) delle due parti del davanti.

  In realtà, il cardigan rimane  aperto con le due parti del davanti che terminano a punta (a causa degli aumenti).

Spero di poter essere più chiara, una volta finito il lavoro... che attualmente si trova in questa fase di lavorazione:






 Malabrigo Lace:
  •   il filato è 100% Baby Merino, proveniente dall'Uruguay  e  tinto a mano;
  •   appartiene alla categoria Lace-2 ply; la sua lunghezza è 430 m in 50 gr;
  •   si lavora con i ferri n.4-4.5 (per la maglia rasata, consiglio anche il n.5);
  •   é molto soffice e ha dei colori unici.

  Propongo all'attenzione alcuni modelli lavorati con Malabrigo lace:
   Buon Knitting!

lunedì 19 marzo 2012

Roma, Roma, Roma.......

   Le foto di questo post rappresentano gli scorci di Roma che ho potuto cogliere con la mia macchina fotografica andando alla fermata della Metropolitana, alla mattina, e ritornando all'albergo, la sera.

  C'è pure una notturna, dell'Isola Tiberina .....


   

  


                                 ore 8.24
                                 
                                 ore 18.36




Città Magica!!!!

A presto, e .........buon knitting!

domenica 11 marzo 2012

Tra le designers che preferisco c'é Carol Feller. Irlandese, di Cork, creatrice di modelli ispirati alla tradizione nordica (motivi Aran, trecce, ecc.).

Prediligo i suoi patterns perchè richiamano alla mia mente i paesaggi naturali ancora incontaminati dell'Irlanda e poi perchè vi ritrovo applicate tecniche particolari che
rappresentano una parte importante del suo stile.

Come avevo già scritto in un post precedente, ho apprezzato molto il suo libro Contemporary Irish Knits, tanto che uno dei miei ultimi lavori é stato Glengesh.


Devo aggiungere che ogni volta che trovo, sfogliando una rivista, un suo modello, la tentazione di prendere in mano i ferri é troppo forte.

Stavolta é stato il turno di Wragby cardigan, pubblicato su Knitscene Winter 2011:







Realizzato con filato baby alpaca (acquistata da Campolmi- Firenze)





Le particolarità di questo modello top-down sono:

  • il davanti ha una parte lavorata a legaccio sulle maglie riprese  lungo i lati del davanti destro, dello scollo e del  davanti sinistro. Il collo é reso più ampio, e quindi rovesciabile, da una serie di aumenti:

particolare del collo (parte sotto)




particolare del collo (parte sopra)


  • il cardigan è avvitato e ha il bordo inferiore stondato sul davanti (tecnica delle short-rows):




  • le maniche sono raglan e questo é l'effetto visibile in corrispondenza degli aumenti (ottenuti lavorando k1f&b ai lati del marker separatore):



Che cosa posso aggiungere?
il modello é molto comodo, ha un'ottima vestibilità e ho intenzione di lavorarlo di nuovo in una versione estiva, con un filato in cui vi sia anche la seta.


Buona settimana!

Dedicato a tutte le Donne


    Carissime, intanto posto questa foto e la trasmetto a tutte le Donne  con l'augurio che siano sempre orgogliose di sè stesse. E sottolineo SEMPRE!   

    A più tardi per un nuovo knitting-post! Bye