Knotes

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taccuinomaglia.blogspot.com

giovedì 31 marzo 2011

2KCBWDAY4 - Coperta di Linus?

L'argomento del giorno è molto allettante e, secondo me,  impone un momento di riflessione.
Di solito scriviamo (scusate se uso il plurale, ma penso che riguardi un po' tutte noi) di progetti che stiamo facendo e che abbiamo appena fatto, poi i nuovi lavori vanno a far parte della nostra quotidianetà e rimane un legame affettivo più o meno intenso a seconda del significato che attribuiamo alle nostre "creature".
Molti lavori finiscono nel "dimenticatoio" oppure con il tempo ce ne liberiamo. E' il caso dei maglioni vecchi di anni che continuano a stare nell'armadio di anno in anno, non più indossati perchè troppo larghi, troppo lunghi, un po' "passati" di moda; sinceramente cerco sempre di conservarli fino a che mi è possibile (sono molto sentimentale!) ma non sempre..... è possibile!.

Vi è un lavoro che vive con me ormai da molti anni e che proprio in questa occasione mi è ritornato alla memoria: una coperta (la mia coperta di Linus?).
Perchè?
Andiamo per ordine, e saprete!


La storia risale a quando era ancora studentessa universitaria, allora mi divertivo a sferruzzare, per me era un gioco (non come adesso che sono proprio "fissata"), facevo maglie, top, maglioni da indossare e li trovavo anche molto carini e originali. Vedendo girare per casa della semplicissima lana tipo mohair azzurra,celeste e grigia, decisi di farne dei quadrati, non proprio con un'idea precisa in mente, forse pensavo già di unirli per farne una coperta stile "Old America".
Purtroppo, però, non avevo fatto bene i calcoli, nel senso che non riuscì a finire il lavoro: avevo ottenuto un certo numero di quadrati ma non potevo più andare avanti perchè la lana era terminata.
A quel tempo, molto giovane, avevo altre occupazioni, avevo da  studiare, laurearmi, uscire con gli amici... per cui lasciai in un angolino dell'armadio tutti i miei quadrati e ben presto me ne dimenticai.

Un'estate, ero in un paese della Puglia ospite di una mia compagna di università e andando al mercato locale vidi un banchetto che vendeva filati e... sorpresa.... adocchiai subito una lana in tutto simile a quella che avevo lavorato per i mei quadratoni. L'acquistai e nel  viaggio di ritorno in treno nella mia valigia vi erano anche delle belle matassone di lana blù.


La fine della storia è che ritornai a casa, completai i quadrati, li misi insieme, ci feci un bel bordo all'uncinetto e ottenni la mia coperta:


Da allora "lei" è sempre stata con me, mi ha seguito in tutte le  tappe della mia vita e nelle varie case che ho abitato, è stata sui letti dei miei figli e ogni tanto la uso come plaid. Adesso è un  po' che non la vedevo in giro e l'avevo quasi dimenticata...
il titolo di questo post mi ha permesso di ritrovarla e di farvela vedere, mi sembrava doveroso raccontare la "sua" storia.


Se vi ho annoiato, scusatemi!

A domani.

mercoledì 30 marzo 2011

2KCBWDAY3 - caro stash


E arriviamo alle dolenti note: lo stash, ovvero la quantità più o meno  abnorme di materiale (essenzialmente filati) messo da parte in attesa di essele lavorato.
In generale mi reputo una persona abbastanza disordinata,  talvolta,  quando la perdita di controllo della situazione è eccessiva, mi inpongo di essere precisa, di mettere a posto gli oggetti una volta usati, di annotare le osservazioni durante l'esecuzione di un lavoro.... però basta poco per rendere inutili tutti gli sforzi fatti. E quel "poco" può essere ad esempio: andare di fretta, per lavoro o per faccende familiari, cedere alla pigrizia o alla tentazione di fare cose nuove. Quando trasgredisco le regole del "mettere in ordine", allora è veramente il CAOS!!!
Ne sa qualcosa mio marito, con il quale condivido la stanza-studio di casa, tanto che  abbiamo stabilito di comune accordo  la regola-base  di convivenza e cioè il rispetto dello spazio altrui, con una  separazione rigida  del tavolo che abbiamo in comune: una parte sua ed una mia.

Tutto questo però non mi limita assolutamente nell'acquisto di lane e cotoni,  la tentazione è troppo forte!

Questi sono, ad esempio, alcuni cotoni del mio stash:







In "deposito" vi sono anche i lavori sfortunati (iniziati e poi abbandonati), anche loro sono in attesa di essere ripresi,  magari per realizzare altri progetti:



E questo è il mio angolino (nella stessa stanza-studio che vi ho accennato) con i cesti adibiti allo stash:




con invasione anche della libreria:


Anche gli accessori hanno bisogno di una collocazione ben precisa e al di là del fatto che li ho riuniti in questo modo:


rimane il problema della gestione perchè spesso non riesco a trovare un dato numero di ferri o un cavetto lungo "x" cm in quanto l'ho lasciato in giro da qualche parte.

Non poteva mancare l'aspetto, secondo me, più importante e cioè: l'organizzazione del lavoro vero e proprio, la messa in ordine dei progetti fatti. Ed ecco il preziosissimo "quadernone" il cosiddetto "taccuino della maglia" o Knitting-notes (da cui appunto il nome del mio blog):

Contrariamente all'ordine fisico, per il quale ammetto le mie colpe in quanto disordinata, l'ordine mentale rappresenta un mio bisogno naturale e quindi ho quasi sempre annotato, e continuo tuttora, tutto ciò che riguarda il processo operativo di un dato progetto. In questo modo non perdo niente e anche a distanza di tempo posso rispolverare passaggi e informazioni che altrimenti verrebbero inevitabilmente dimenticati.
Altri strumenti molto utili per tenere sotto controllo lo stash e i propri progetti sono sicuramente  Ravelry e il blog personale.

 appuntamento a domani!

martedì 29 marzo 2011

2KCBWDAY2 - Tecnica in fase di apprendimento

Un anno passa alla svelta per alcuni, per altri invece non passa mai, i motivi sono tanti e....
niente paura, non sto facendo della banale retorica nè sto "filosofeggiando", sto solo cercando di rendermi conto di che cosa ho imparato, di quanto ho prodotto e di come mi senta soddisfatta come knitter, ritornando indietro con la memoria di vari mesi. Ebbene,  riflettendo attentamente su quest'ultimo anno di "sferruzzamento" devo dire che il tempo è trascorso  velocemente e piacevolmente grazie alle nuove tecniche apprese, al gusto di lavorare nuovi filati, allo stimolo di riuscire a realizzare modelli più complessi, nello stesso tempo però avverto  la sensazione di avere vissuto come un "concentrato" di più anni  per la costante attenzione avuta nei confronti dei progetti, dei lavori e dei rapporti con altre knitters.

In generale la novità ha un fascino particolare per me, non riesco a trattenermi dal conoscere e sperimentare cose nuove, e in fatto di knitting figurarsi  che tentazione rappresentano le varie tecniche (lace, entrelac, domino, fair isle, top-down, intarsia, ecc.). Nello stesso tempo però mi piace  la specializzazione e quindi quando ho imparato (da principiante, ovviamente) le basi di una data tecnica mi propongo sempre di approfondire, ma è molto difficile perchè la tentazione di provare a fare ciò che non conosco ancora è troppo forte e quindi mi "barcameno" costantemente tra questi due impulsi: apprendimento e perfezionamento.

Una tecnica appresa molto recentemente è quella del "Top-down". Qualche anno fa ho acquistato il libro "Knitting sweaters from the top down" di Cathy Caron, lasciandolo da parte, solo recentemente sono ritornata ad interessarmi alla tecnica del top-down ed ho ordinato il libro di Kristina McGowan:  "Modern top-down knitting" .

L'interesse per questa tecnica è stato stimolato dal "Middlefield Pullover" di Melissa LaBarre


Il top-down è una tecnica che ha il vantaggio di evitare le cuciture (essendo  lavorata in tondo), inoltre la maglia può essere provata in corso d'opera, permettendo di regolarne la lunghezza.
Tuttavia, personalmente ritengo che questa tecnica  richieda molta esperienza e una certa dimestichezza nella lavorazione dello sprone.
Questo è proprio uno dei casi in cui è necessario specializzarsi per poter raggiungere buoni risultati.
A domani

lunedì 28 marzo 2011

2nd annual Knitting & Crochet Blog Week - 1° giorno

Che cosa mi abbia indotto  a partecipare al "2nd annual Knitting & Crochet Blog Week", nonostante la tenera età del mio blog (appena 3 mesi), non lo so!
No, non è presunzione, forse entusiasmo per tutto ciò che ha a che fare con il mondo affascinante della maglia e delle sue appassionate. Quindi, come in un gioco, accetto la sfida di scrivere un post al giorno sul tema stabilito, sperando di potercela fare e vivere fino in fondo un'avventura (perchè tale è per me) da condividere con tante altre knitters.
Incrociamo le dita e... partenza


1° giorno : la storia di due lane

Le lane (o meglio, i filati) mi hanno sempre attratto molto, sin da quando ero ragazzina e sferruzzavo i miei primi lavori. Se vado indietro con la memoria, però, mi rendo conto che il mio rapporto con le lane non è stato sempre uguale.

Inizialmente mi bastava avere un filato tra le mani per poter realizzare qualcosa, una sciarpa, una maglia, di un determinato colore e modello. Allora, era sufficiente avere un negozio di fiducia (il cosiddetto LYS) come fornitore di tutto ciò che era necessario.

Poi il giro si è allargato progressivamente, un negozio non bastava più, c'era il desiderio di andare a scuriosare da altre parti, magari cominciando a farsi una cultura sulle caratteristiche della materia prima e sui nomi delle principali Ditte italiane produttrici.

Fino ad arrivare ai tempi più recenti in cui, grazie ad Internet, alle communities, alle riviste sempre più specializzate e, perchè no, ai blogs, i confini delle conoscenze riguardanti il mondo della maglia si sono estesi in modo esponenziale ed io sono diventata più desiderosa di sperimentare nuovi filati.

Ultimamente ho avuto a che fare con due lane, di cui vi parlerò ben volentieri perchè in tema con l'argomento del giorno:

la prima , è la Malabrigo lace,  baby merino 100% della Malabrigo Yarns del nord Uruguay. La sua finezza (430 m/50 gr) la rende particolarmente adatta alla lavorazione lace. Leggermente pelosetta e non esageratamente soffice al tatto, è particolare per le sfumature (molto lievi) che presenta, dovute alla tintura a mano. Ho impiegato questa lana, colore grigio perla,  per fare Citron seguendo in ogni dettaglio il modello (tipo di filato, numero dei ferri, ecc.) per poter valutare l'effetto finale dal vivo.


Sono rimasta abbastanza soddisfatta della scelta fatta anche se le dimensioni dello shawlette sono troppo ridotte e tutto sommato preferivo qualcosa di più morbido al tatto. Comunque ho acquistato nuovamente la Malabrigo Lace (colore lettuce, 2 matasse) e penso di fare nuovamente il Citron usando ferri più grandi e aumentando le dimensioni finali.

La seconda, è la Evilla Multi 8/2 , 100% lana fingering 4 ply (400 m/100 gr), pura lana rustica proveniente dai Paesi Nordici (Svezia, Finlandia, Estonia). Ho scelto questo filato soprattutto per i colori (in effetti ha delle sfumature molto belle, nel mio caso vanno dal rosso al vinaccia, passando per bordeaux, grigio, grigio-marrone, tortora), presenta una certa ruvidezza al tatto e  a contatto della pelle può dare un po' di fastidio in quanto lievemente pungente, inoltre ha un odore caratteristico che però, indossandola, tende a diminuire. Ho impiegato questo filato per fare la Raha scarf di Nancy Bush e consultando Ravelry mi aveva colpito la gradazione di colori. Tuttavia preferisco qualcosa di più morbido a contatto con la pelle.


sabato 26 marzo 2011

Lavori in corso

Quando si comincia  a lavorare ad un progetto spesso accade che sia necessario apportare delle modifiche in corso d'opera  (e questo perchè la pratica pone  problemi non sempre prevedibili nella teoria, a meno che non si abbia tanta ma tanta esperienza ..e non è il mio caso). Comunque sono abituata (per deformazione professionale, come chimico) a sperimentare e anche nel caso della mia giacchina mi sono trovata al problema n.1:

  • con un pattern come quello che utilizza il punto astrakan, non sono molto indicate le diminuzioni (per una questione puramente estetica)
quindi, dopo vari tentativi, ho dovuto desistere dal fare il previsto scollo sciallato (per capirci meglio nella lingua che mi viene meglio per descrivere tutto ciò che riguarda il knitting: shawl collar worked horizzontally).

Allora, riepilogando, arrivata al punto dello scollo :


ho deciso di continuare, senza diminuire, ed ho progettato di lavorare questo tipo di scollo:



L'idea mi è venuta osservando il modello "Fairfiel sweater" di Cecily Glowick MacDonald del New England knits

E vai, speriamo che vada tutto bene ... vi terrò aggiornate su come procede il lavoro e alla fine (se sarò soddisfatta del risultato) pubblicherò su blog le spiegazioni del modello.

A presto,
buon fine settimana e come sempre  buon knitting!
  

mercoledì 16 marzo 2011

Giacchina ultimi freddi

Circa un mese fa sono andata da Livi Lane a Camaiore ed ho acquistato questa lana :


l'etichetta riporta  100% lana merinos extrafine irrestringibile.
Mi ha attratto il colore che vedo particolarmente adatto alla primavera, così ho pensato di fare un cardigan da indossare nel periodo degli "ultimi freddi".

L'idea del modello mi è venuta sfogliando la rivista TricotSelezione Maglia di gennaio/febbraio 2011. La giacca è lavorata con il punto astrakan e il colore è abbastanza simile.

Partendo da questo spunto ho apportato delle modifiche personali e fatto il campione (importantissimo punto di partenza!), ho disegnato uno schema preliminare e quindi impostato il lavoro:




      Innanzittutto ho deciso di lavorare il cardigan in un unico pezzo (evitando le cuciture laterali), poi mi piacerebbe un collo sciallato, rimane l'incertezza sul modello da seguire se "drop-shoulder"  (meglio "modified drop-shoulder") o "set-in sleeve". Forse essendo così lavorato, meno diminuzioni ci sono e meglio è.... comunque vedrò una volta arrivata allo scalfo.

Un'ultima cosa  a proposito del punto astrakan:

mi sembra molto adatto per modelli che devono avere una certa consistenza, che ne dite?

Mi raccomando, se avete osservazioni da fare e consigli da dare, scrivetemi...

A presto!
    

Fossati - L'amore fa

Ha il potere di commuovermi come la prima volta che l'ho ascoltata!

mercoledì 9 marzo 2011

Sciarpa con perline (free pattern)




Materiale :
  • gr.200 di lana
  • ferri n° 3.5 – 4 – 4.5
  • perline


Dimensioni (dopo bloccaggio) : lunghezza cm. 158 – larghezza cm.30

Campione : 18 maglie x 20 ferri = 10 cm x 10 cm (ferri n.4, punto rombi alternati)

Punti impiegati:

1.Punto smock (modificato)



Si lavora su un numero di maglie multiplo di 6 + 1

1° ferro: (rovescio del lavoro) 1 m. dir., *2 m. rov., 1 m.dir., 2 m. rov., 1 m. dir., rip. da * sino alla fine del ferro;

2° ferro: (diritto del lavoro) 1 m. rov., *2 m. dir., 1 m. rov., 2 m. dir., 1 m. rov., rip. da * sino alla fine del ferro;

3° ferro: come il 1° ferro;

4° ferro: come il 2° ferro;

5° ferro: come il 1° ferro;

6° ferro: 1 m. rov., * mettere 5 m. in sospeso su un ferro ausiliario davanti al lavoro , avvolgere in senso orario il filo intorno alle 5 m. sospese per due volte, rimettere le 5 m. sul ferro di sinistra e lavorare 2 m. dir., 1 m. rov., 2 m. dir., 1 m. rov., rip. da * sino alla fine del ferro;

7° - 9° - 11° ferro: come il 1° ferro;

8° - 10° ferro: come il 2° ferro;

12° ferro: 1 m. rov., 2 m. dir., 1 m. rov.,* mettere 5 m. in sospeso su un ferro ausiliario davanti al lavoro , avvolgere in senso orario il filo intorno alle 5 m. sospese per due volte, rimettere le 5 m. sul ferro di sinistra e lavorare 2 m. dir., 1 m. rov., 2 m. dir., 1 m. rov., rip. da * sino alla ultime 3 m., 2 m. dir.,1 m. rov.;

Ripetere dal 1° al 12° ferro per la lunghezza desiderata.





  1. Punto rombi alternati


Si lavora su un numero di maglie multiplo di 12 +1

1° ferro : (diritto del lavoro) 1 m. dir.,*1 gett., 3 m. dir., 1 acc. sempl., 1 m. dir., 2 m. ins. dir., 3 m. dir., 1 gett., 1 m. dir., rip. da * sino alla fine del ferro;

2° ferro: 2 m. rov., 9 m. dir., *3 m. rov., 9 m.dir., rip. da * sino alle ultime 2 m., 2 m.rov.;

3° ferro: 2 m. dir., 1 gett., 2 m. dir.,1 acc. sempl., 1 m. dir., 2 m. ins. dir.,2 m. dir., 1 gett., *3 m. dir., 1 gett., 2 m. dir.,1 acc. sempl., 1 m. dir., 2 m. ins. dir.,2 m. dir., 1 gett., rip. da * sino alle ultime 2 m., 2 m. dir.;

4° ferro: 3 m. rov., 7 m. dir., *5 m. rov., 7 m.dir., rip. da * sino alle ultime 3 m., 3 m.rov.;

5° ferro: 3 m. dir., 1 gett., 1 m. dir.,1 acc. sempl., 1 m. dir., 2 m. ins. dir., 1 m. dir., 1 gett., *5 m. dir., 1 gett., 1 m. dir.,1 acc. sempl., 1 m. dir., 2 m. ins. dir.,1 m. dir., 1 gett., rip. da * sino alle ultime 3 m., 3 m. dir.;

6° ferro: 4 m. rov., 5 m. dir., *7 m. rov., 5 m.dir., rip. da * sino alle ultime 4 m., 4 m.rov.;

7° ferro: 4 m. dir., 1 gett., 1 acc. sempl., 1 m. dir., 2 m. ins. dir., 1 gett., *7 m. dir., 1 gett., 1 acc. sempl., 1 m. dir., 2 m. ins. dir., 1 gett., rip. da * sino alle ultime 4 m., 4 m. dir.;

8° ferro: 5 m. rov., 3 m. dir., *9 m. rov., 3 m.dir., rip. da * sino alle ultime 5 m., 5 m.rov.;

9° ferro: 5 m. dir., 1 gett., 1 acc. doppia , 2 m. ins. dir., 1 gett., *9 m. dir., 1 gett., 1 acc. doppia, 2 m. ins. dir., 1 gett., rip. da * sino alle ultime 5 m., 5 m. dir.;

10° ferro: 6 m. rov., 1 m. dir., *11 m. rov., 1 m.dir., rip. da * sino alle ultime 6 m., 6 m.rov.;

11° ferro: 1 m. dir., * 2 m. ins. dir., 3 m. dir.,1 gett., 1 m. dir., 1 gett., 3 m. dir., 1 acc. semp., 1 m. dir., rip. da * sino alla fine del ferro;

12° ferro: come l'8° ferro;

13° ferro: 1 m. dir., * 2 m. ins. dir., 2 m. dir.,1 gett., 3 m. dir., 1 gett., 2 m. dir., 1 acc. semp., 1 m. dir., rip. da * sino alla fine del ferro;

14° ferro: come il 6° ferro;

15° ferro: 1 m. dir., * 2 m. ins. dir., 1 m. dir.,1 gett., 5 m. dir., 1 gett., 1 m. dir., 1 acc. semp., 1 m. dir., rip. da * sino alla fine del ferro;

16° ferro: come il 4° ferro;

17° ferro: 1 m. dir., * 2 m. ins. dir., 1 gett., 7 m. dir., 1 gett., 1 acc. semp., 1 m. dir., rip. da * sino alla fine del ferro;

18° ferro: come il 2° ferro;

19° ferro: 2 m. ins. dir., 1 gett., 9 m. dir., *1 gett., 1 acc. doppia, 1 gett., 9 m. dir., rip. da * sino alle ultime 2 m., 1 gett., 1 acc. semp.;

20° ferro: 1 m. rov., 11 m. dir., 1 m. rov., rip. da * sino alla fine del ferro.

Ripetere dal 1° al 20° ferro per la lunghezza desiderata.



Legenda:

acc. sempl. (accavallato semplice): passare una maglia a diritto, lavorare la maglia seguente a diritto e accavallare la maglia passata sulla maglia lavorata, aiutandosi con il ferro sinistro;

acc. doppio (accavallato doppio): passare una maglia a diritto, lavorare le due maglie seguenti a diritto e accavallare la maglia passata sulla maglia ottenuta, aiutandosi con il ferro sinistro;

due m. ins. dir.: lavorare due maglie insieme a diritto;

gett. (gettato): gettare il filo sul ferro destro prima di lavorare una maglia.




Esecuzione 

Il modello descritto è composto da due metà identiche lavorate separatamente e unite, al termine, in corrispondenza del centro della sciarpa. In alternativa si può lavorare la sciarpa in un unico pezzo ripetendo alla fine la lavorazione iniziale.

Prima metà:



  • Avviare 57 maglie su 2 ferri n. 3.5 sovrapposti usando il filato doppio;

  • Eliminare un ferro e con i ferri n.4.5 iniziare la lavorazione della sciarpa seguendo lo schema riportato.


 
  • Note:
  1. Le prime e le ultime 4 maglie, lavorate a legaccio, costituiscono i bordi della sciarpa;
  2. per avere una rifinitura laterale a catenella consiglio di passare sempre la 1° maglia a rovescio (senza lavorarla);
  3. sulle 49 maglie centrali si esegue la lavorazione a punto smock modificato;
  4. le perline sono inserite nelle posizioni indicate nello schema lavorando le maglie dopo avervi fatto passare le perline (vedi note tecniche) oppure, più semplicemente cucendole a fine lavoro.

  • Dopo aver lavorato il 19° ferro, iniziare con i ferri n.4 la lavorazione a rombi alternati, per la lunghezza desiderata (attenzione: terminare con il 10° ferro).

  • Lasciare in sospeso la sciarpa e lavorare le seconda metà con lo stesso procedimento descritto.


Rifiniture:

  • Unire le due metà della sciarpa con la tecnica del grafting oppure chiudendo le maglie con il metodo del 3° ferro (vedi note tecniche).

In alternativa, lavorare la sciarpa in un unico pezzo.




Note tecniche:

Inserimento delle perline nelle maglie:
  • Infilare un ago molto sottile con del normale filo per cucire (in alternativa alla lenza da pescatori),
  • passare l'ago attraverso il foro della perlina (da destra verso sinistra),
  • passare l'ago attraverso la maglia su cui deve essere inserita la perlina,
  • infilare nuovamente la perlina con l'ago però in direzione opposta (da sinistra a destra),
  • fare scorrere la perlina attraverso il filo doppio che si è formato tra la perlina e la maglia,
  • tirare il filo in modo che la lana passi attraverso il foro della perlina,
  • inserita la perlina nella maglia, sfilare il filo da cucire e lavorare normalmente la maglia.

Chiusura delle maglie con il 3° ferro:
  • Mettere le maglie delle due parti che devono essere unite su due ferri separati,
  • tenere i due ferri paralleli in modo che i due diritti del lavoro siano uno contro l'altro,
  • inserire un terzo ferro nelle prime maglie dei due ferri paralleli e lavorarle insieme a diritto,
  • *lavorare insieme a diritto le maglie seguenti di ciascuno dei due ferri paralleli,
  • impiegando il ferro di sinistra accavallare la prima maglia ottenuta sulla seconda ottenuta
  • ripetere da * sino ad esaurimento delle maglie dei due ferri.



Buon lavoro!  



I miei modelli: "Sciarpa con perline"
                      "Presina Arlecchino"
                      "Coprivaso"

partecipano a "Concorso Maglia Libera Tutti".  Se volete esprimere la vostra preferenza ad uno di loro,  potete farlo QUI.  Un caloroso grazie a tutte/i followers  del blog! 
Astrea



martedì 8 marzo 2011

Domenica mattina....

Domenica mattina, finalmente un risveglio con il sole... illusione di una primavera alle porte...... dando un'occhiata nel terrazzo della mansarda mi ha colpito una macchia rossa .. incredibile la camelia che per anni non si è mai decisa  a fiorire (ogni anno i boccioli cadevano prima di schiudersi) quest'anno ce l'ha fatta.. non potevo far finta di niente: 







A volte è sufficiente lasciare le piante in un ambiente "giusto" per quanto riguarda la temperatura, la luce, il riparo dal vento e al resto pensano a tutto loro, come questo ciclamino che di anno in anno alterna periodi di quiescenza (come se fosse morto) a periodi di rigogliosa fioritura...


La vista di questi fiori mi rallegra così come mi rilassano scenari di questo tipo:

Si tratta della foce del fiume Arno (il posto si chiama infatti "Boccadarno"), i monti innevati che si scorgono sullo sfondo sono le Alpi Apuane
immagini del posto in cui abito....

Buona settimana e buon knitting,
Astrea

giovedì 3 marzo 2011

Aggiornamenti vari.......

Finalmente un attimo di tranquillità per aggiornarvi delle ultime novità (proprio un attimo perchè devo scappare per partecipare ad un corso di pasticceria!!!).

Sabato scorso ho partecipato al Knit Cafè di Am...magliando a Lucca. E' stata un'occasione per conoscere altre knitters e per trascorrere piacevolmente il pomeriggio tra sferruzzamenti e pasticcini. Tra l'altro ecco la foto della "sciarpa con perline" che avevo in corso e che ho finito proprio qualche giorno fa



 e con la quale partecipo al Concorso di Maglia Libera Tutti .  Se siete interessate alle istruzioni le potrete trovare nei prossimi giorni sul blog........

Adesso devo proprio scappare, vi racconterò le mie esperienze di pasticcere provetto....

Buon lavoro!