Knotes

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taccuinomaglia.blogspot.com

mercoledì 27 aprile 2011

A Lace Edging

Ecco un lavoro di tutto relax, da sferruzzare velocemente in poche serate alla televisione:



Si tratta di un bordo di cotone, lavorato ai ferri. Il pattern è su Piecework di settembre-ottobre 2010.


La particolarità di questo bordo consiste in una sorta di "plissettatura" dovuta all'alternanza di serie di ferri lavorati  a  maglia rasata diritta e a maglia rasata rovescia.

Il mio intento  era quello di fare due bordi da attaccare ad un asciugamano, che da qualche anno era in "stash"  nell'armadio della biancheria.

Questo è il risultato:


Per maggiori informazioni, ho usato:
  • il cotone bianco n.6 (350 m/100 gr);
  • i ferri n.2.25


Buon knitting!

giovedì 21 aprile 2011

Alle "amiche virtuali"...

E' sorprendente quanto mi coinvolga questo mio blog!

Nato più per curiosità che per altro, mi è costato tanta fatica metterlo sù (non ero assolutamente pratica di "queste cose"!),  avevo tanta voglia di provare a farlo  e soprattutto tanta voglia di comunicare con le altre appassionate di maglia sparse nel nostro Paese.
Non mi sarei mai immaginata di entrare in un mondo così "vivace"!

Per me ogni giorno c'è l'appuntamento con voi attraverso i vostri blog e insieme all'interesse vi è anche il desiderio di partecipare e compartecipare tutto ciò che viene fatto. Ma la cosa piacevolmente  incredibile è che, nonostante con molte non ci sia  una conoscenza diretta, si è venuto a creare un' amicizia particolare, a distanza.

Beh, del resto è abbastanza naturale... nei post traspare un po' della nostra personalità, del nostro modo di pensare, dei nostri sentimenti e ciò ci avvicina notevolmente.... però non mi aspettavo una simile esperienza!

Allora, care "amiche virtuali" scusate la mia divagazione, avevo solo voglia di scrivervi queste righe,   sappiate che sono molto felice di entrare in contatto con voi tramite i miei e i vostri commenti.
Auguro a tutte una BUONA PASQUA!!!!!!

lunedì 18 aprile 2011

lavoro terminato

Ho terminato la mia "giacchina ultimi freddi"... devo dire al  limite della stagione, anche se  mi è stata utile in queste mattine uscendo di casa, dato l'abbassamento della temperatura.
Questo è il risultato:




Posso aggiungere che per quanto riguarda ciò che volevo ottenere ci sono riuscita:
un  modello corto, che somigliasse a quelle giacchine di tessuto tipo "Chanel", quindi abbastanza rigida e a "sacchetto" con la manica 3/4, senza costurino tranne che per il collo e la parte per l'abbottonatura.


Il collo va bene, anche se poteva essere più largo (ma non avevo lana a sufficienza e quindi mi sono fermata alle dimensioni che vedete).



L'unico difett-uccio è l'apertura davanti: infatto ho voluto mettere solo quattro bottoni perchè restasse aperta nella parte bassa e...  particolare non tanto indifferente...  mette in evidenza un po' di "pancetta".


quindi, poichè ho messo sù qualche chiletto durante l'inverno e poichè non ho alcuna intenzione di rinunciare ad indossare determinati abiti, rimedierò subito con una bella dieta energica (intendo quelle proprio rigide: niente dolci, poco pane, poca pasta, poco vino, tanta verdura). Vi saprò sapere se riuscirò a raggiungere l'obiettivo stabilito ovvero  la perdita di quei fastidiosissimi chilozzi in più.

A presto!

A proposito vorrei acquistare un manichino, qualcuna di voi saprebbe indicarmi dove potrei trovarlo? Un grazie in anticipo a chi mi darà delle indicazioni.

sabato 16 aprile 2011

Gauge

Iniziando a leggere il libro di Debbie Bliss Design it, knit it ho avvertito  la piacevole sensazione di "ritrovarmi" nelle frasi dedicate, dall'autrice,  al design della maglia.

Innanzitutto DB evidenzia la sua predilezione per i modelli che seguono la forma del corpo (body-forming shapes)  contrapponendo  le classiche maglie fatte a T lavorate con  ferri grossi e con filati "chunky" (che andavano per la maggiore anni fa) a modelli dalle forme più elaborate, aderenti in vita e lavorati con filati più fini.

Ora, senza niente togliere ai classici maglioni drop shoulders, che rappresentano pur sempre uno stile, devo confessare di condividere questo gusto per i modelli "tailored" (trovo che il termine inglese renda molto bene  l'idea).  Anche perchè in questo modo mi si offre la possibilità di giocare, spaziando in un campo  tutto da scoprire in cui le combinazioni di forme, di punti e di tecniche stimolano enormemente la fantasia e il gusto di creare qualcosa di unico (intendi: personale).

Allora accade che,  quando mi colpisce un filato (per svariati motivi) o quando decido di usare un filato del mio stash,  i miei neuroni si mettano in moto, e si agitino sempre più eccitati sino a placarsi temporaneamente nel momento in cui un abbozzo di modello prende forma.
Ma è solo l'inizio, andando avanti il tutto divento più complesso (più intrigante?) perchè è necessario pensare ai particolari (misure, lunghezza, tipo di scalfo, di manica, di scollo, punto o combinazioni di punti, rifiniture, ecc.).

Ma ritornando al libro, DB enfatizza l'importanza di fare bene i calcoli, quindi di effettuare sempre la misura ("gauge" appunto)  del nostro campione ed è proprio questo aspetto che vorrei evidenziare dal momento che è una mia "fissazione"!

Le riviste in lingua inglese usano il termine "gauge" per indicare  la misura attraverso cui si stabilisce il numero di stitches/inch e il numero di rows/inch (che rapportato nel nostro sistema di misura diventano rispettivamente  numero di maglie/cm e numero di ferri/cm) presenti in un campione di determinate dimensioni.


immagine presa da Google



Nelle nostre riviste queste informazioni con cui confrontarci  le ritroviamo indicate sotto termine campione, ma la sostanza non cambia in quanto il procedimento di calcolo è identico.

Ora sappiamo tutte come si fa un "campione" e come lo si misura  (sono descritti metodi caratterizzati da piccole variazioni nei dettagli) ciò che mi preme puntualizzare è di non sottovalutare questa fase preliminare del lavoro vero e proprio.  

Spesso leggo che, normalmente fare il campione (swatch) è considerata da molte una pratica piuttosto noiosa e quindi viene trascurata o evitata del tutto. Questa tendenza ho avuto modo di sperimentarla anche personalmente.

Fare un campione ha essenzialmente due scopi:
  1. valutare la propria tensione e quindi aiutare a scegliere i ferri del calibro adeguato;
  2. determinare il  calcolo del numero di maglie necessarie per avere l'indumento finito (che sia maglia, cardigan, top, gonna ed altro) delle giuste dimensioni.
In sostanza se si desidera che il capo finito abbia determinati requisiti di precisione  e di vestibilità non possiamo trascurare questo aspetto importante: "gauge" o "campione" che dir si voglia!!!

Buon fine settimana!


venerdì 8 aprile 2011

Nuovi arrivi, nuovi progetti

Oggi è arrivato il tanto atteso pacchetto di unfilodi ....


il contenuto?

  • una serie di punte speciali Knit-Pro (con cui potrò finalmente finire la mia "Giacchina ultimi freddi");
  • la versione europea di "Vogue Knitting" primavera-estate 2011;
  • e dulcis in fundo 2 matasse di Manos Lace (70% baby alpaca, 25% seta e 5% cashmere).
E' proprio piacevole tenere in mano  la Manos Lace : così leggera, morbida e dotata di una certa lucentezza. I colori poi sono brillanti, ideali per l'estate.
Questa foto evidenzia meglio le sfumature, che sono notevoli :



Con questo filato vorrei realizzare la  Rose lace stole di Susanna IC (pubblicato su Interweave Knits- Spring 2011).

A presto!

giovedì 7 aprile 2011

Scorci di Pisa (1)

Giornata primaverile, tempo stupendo....




tornando da lavoro mi sono fermata a Pisa, in centro. Scesa dall'auto, al parcheggio, ho avuto una sensazione di benessere.... sarà stato il sole, il verde della piazza così, dato che avevo con me  la macchina fotografica, ho "immortalato" l'ambiente  per condividerlo con voi.

Ecco le foto:


  La Chiesa di S. Paolo a Ripa d'Arno, in  fondo all'omonima piazza alberata, si trova sul Lungarno. E' un esemplare del romanico pisano.



Dalla stessa piazza si può vedere la Cittadella , antica fortificazione eretta in direzione del mare. Costruita dai Fiorentini, subito dopo la loro occupazione di Pisa (1405), sulle strutture che costituivano gli arsenali repubblicani. Accanto si trova la quattrocentesca Torre Guelfa,  ricostruita a seguito dei danni riportati durante la guerra.

A presto, e buon knitting!

martedì 5 aprile 2011

Oggi festeggio.......

il MIO COMPLEANNO!!!!!
Quanti anni?..... Abbastanza... L'importante è essere sereni, sentirsi i propri cari vicini e avere tanta voglia di dare...

Comunque, non disdegno un pochino (non tanto) di sano egoismo, così mi sono fatta un regalo! Sono andata a scuriosare su Amazon tra le novità dei libri di knitting e, tenendo presente anche le recensioni lette su Interweave Knit, ho cliccato ....
Manco farlo apposta, il pacchetto è arrivato giusto oggi!

Ecco, che cosa ho ordinato:



Ed ora una sana cenetta in famiglia. A presto!

domenica 3 aprile 2011

2KCBWDAY7 - il mio angolino

Oggi, domenica 3 aprile, ultimo giorno del "2nd Annual Knitting & Crochet Blog Week". A conclusione di questa maratona di post mi sembra giusto dedicare un po' di attenzione al "luogo" dove generalmente svolgo la mia attività creativa (knitting, ma non solo, anche crochet e ricamo).
Devo confessare che riesco a lavorare solo la sera, dopo cena, e quindi il posto in questione è la stanza soggiorno dove si trova la televisione. Sono riuscita a ritagliarmi un mio piccolo spazio con tanto di poltrona riservata, lampada, tavolino, e mensole della libreria dove regna una discreta confusione tra scatole, libri, cotoni, accessori vari, ecc. (come potete constatare dalle foto):

Il mio angolino è proprio di fianco al televisore, quindi, inutile dire che un po' perchè lavoro, un po' perchè sono in una posizione sfavorevole, non riesco a vedere i programmi, però li sento e mi basta.... ogni tanto inforco gli occhiali e dò una "sbirciatina" e ciò mi consente di tenere il filo della trasmissione!
Non sono un'amante della televisione passiva, se dovessi stare immobile sul divano a gardarla, impazzirei e non riuscirei  a stare attenta, così invece non perdo nemmeno una parola tanto che i miei   ragazzi a volte si stupiscono di come  riesco a seguire le trame dei films. Praticamente è come se ascoltassi la radio......

Durante il giorno non ho  proprio il tempo per sferruzzare (tra il lavoro, la famiglia, la casa, e altri interessi) al massimo posso andare in mansarda , (nella stanza studio dove accumulo il mio stash per intenderci), dove elaboro progetti (diciamo così), navigo su Internet, leggo i miei libri di knitting.

Ci sono poi le occasioni di ritrovo con le altre "appassionate". Una volta alla settimana riesco ad incontrarmi con un gruppo che si dedica al ricamo e recentemente ho iniziato a partecipare ad un Knit Cafè molto simpatico nella città in cui lavoro.

Concludo, con l'immagine della "mia poltrona" alla quale sono molto affezionata e che ritrovo con tanto piacere alla fine della giornata anche perchè è associata al relax e al piacere della maglia, ecc.    


P.S. Partecipare a questa Blog Week è stata una bella esperienza e nonostante il  notevole impegno  sono contenta di avere avuto l'occasione di conoscere più da vicino altre bloggers (come si dice in italiano?) riconoscendomi in tante loro abitudini.
Magari il prossimo anno farò lo sforzo di tradurre i post in inglese!
Grazie a tutte !!!!!!!!

sabato 2 aprile 2011

2KCBWDAY6 - Entrelac: prossimo traguardo...

L'argomento del giorno riguarda il futuro, ovvero che cosa ci piacerebbe fare (come knitters), quali sono i nostri sogni, le nostre aspirazioni. Molto concretamente potrei riferirmi ad un modello da realizzare, ad una nuova tecnica da imparare o a qualsiasi altro progetto che mi  possa coinvolgere nel prossimo futuro.
Questo post mi dà la possibilità di parlarne.

Vi è una tecnica che amo in modo particolare e si chiama Lace.  Mi piacerebbe imparare, però,  altre due tecniche: Fair Isle e Entrelac.  Trovo quest'ultima piuttosto intrigante, per cui le darò la precedenza.

L'Entrelac, dal francese entralacer (intrecciare), consiste nella lavorazione in sequenza di  piccoli pezzi (quadrati o rettangoli), che vanno a costituire una fila,  sulla quale sono lavorati altri quadrati o rettangoli e così via, sino ad ottenere la lunghezza desiderata.
L'effetto che si ottiene è simile all'intreccio di un canestro. 

I vari elementi possono essere lavorati a punto legaccio o più comunemente a maglia rasata.

Per eseguire la tecnica Entrelac è sufficiente conoscere le basi della maglia: diritto, rovescio, aumenti, diminuzioni e  ripresa delle maglie dai bordi (pick up stitches).

La complessità dell'Entrelac, secondo molti solo all'apparenza, sembra essere la particolare lavorazione, che richiede (come per tutte le cose, del resto) , studio e pratica.

In previsione del prossimo impegno, ho deciso di riferirmi al testo di Gwen Bortner.
Un altro libro da consultare è questo di Rosemary Drysdale.

Infine, come progetti da realizzare in entrelac, oltre a quelli riportati nei testi indicati, mi e vi suggerisco:

A domani!

venerdì 1 aprile 2011

2KCBWDAY5 - non solo knitting

Oggi 1° aprile e 5° giorno del "2nd Annual Knitting & Crochet Blog WeeK", in assenza di un argomento predefinito e con l'invito a bloggare dando sfogo alla propria creatività, avevo pensato, giusto per rimanere in tema di knitting, di fare una rassegna fotografica di modelli presi da vecchi "Benissimo" (addirittura del 1994). Poi mi è preso lo scrupolo (meno male!) del copyright e mi sono fermata. Sono abbastanza inesperta di queste cose e non vorrei fare dei danni.

E dato che l'idea del post fotografico mi piaceva (anche per alleggerire la lettura di questa "sfilza" di post) ho deciso di proporvi una carrellata di immagini del viaggio turistico-eno-gastronomico fatto in Francia l'estate scorsa....e allora evadiamo dal knitting per un giorno e facciamo questo tour virtuale. A domani!