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sabato 18 febbraio 2012

Striped Sweater

Sabato! Finalmente posso sedermi davanti al computer e comunicare attraverso il  blog le mie esperienze di maglia.

Oggi, ho voglia di pubblicare le foto del mio ultimo lavoro, si tratta di una maglia "striped" (a striscie).



vi racconto brevemente la sua storia.......

L'idea è nata dalla combinazione di:
  • l'acquisto di questi gomitoli di lana in un negozio del centro di Lucca, durante uno dei miei giorni da " lanista girovaga curiosa":

                                    Tropical Lane Woolissimo Printed
  •  il ricordo di un modello visto diverso tempo fa sul libro "Color Style" di Pam Allen- Ann Budd:




Il modello Striped Raglan di Cecily Glowik si basa sull'alternanza di  due filati: uno a tinta unita ed uno multicolore.

Ho impostato il lavoro, quindi, alternando il filato giallo senape e quello "printed" variando l'altezza delle righe, mano a mano che precedevo, sulla base  all'effetto desiderato.


Come si può vedere, ho lavorato in tondo con ferri circolari.

Aggiungo alcuni particolari:


lavorazione raglan per lo sprone.

L'effetto è stato ottenuto lavorando le diminuzioni  così: ssk, 2k, k2tog

ssk = slip slip knit (passare una maglia sul ferro di destra, passare la maglia successiva sul ferro di destra, prendere  con il ferro sinistro le due maglie entrando dal davanti, e lavorare a diritto  estraendo il filo con il ferro destro attraverso le due maglie);
2k = lavorare 2 maglie a diritto
k2tog = lavorare 2 maglie insieme a diritto

   

polsino lavorato a picot (in alternativa al polsino lavorato a coste).

Conclusioni:
  1. ho sperimentato l'effetto derivante dall'accostamento di due filati (tinta unita/printed) in una lavorazione a righe;
  2. ho giocato con i due filati inventandomi il numero di ferri per ciascuna riga, in modo da avere un effetto piacevole complessivo (gusto personale);
  3. ho sperimentato la praticità della lavorazione in tondo dello sprone abbinata alla manica raglan (tra l'altro la vestibilità finale è ottima e in più non vi sono cuciture, spesso fastidiose);
  4. ho cercato di rendere lievemente diverso il modello eliminando il polsino a coste giallo senape, che rendeva il modello troppo scontato (usuale).
complessivamente mi sono divertita!

Ovviamente il modello si presta ad essere indossato preferenzialmente con abbigliamento sportivo (es. jeans) creando una nota di colore insolita.

Buon Knit-week-end !
   A presto!

giovedì 16 febbraio 2012

Festival di San Remo: che squallore......

Riporto il post che ho pubblicato su FB, sarei curiosa di sapere che cosa ne pensate.


"Festival di SanRemo: spettacolo veramente misero e poi mi permetto di dire che sono piuttosto stufa di vedere scendere la scalinata (durata della ripresa quasi al rallentatore) donne (belle senza dubbio!) con abiti sempre più osè. La bellezza femminile così ostentata e unita a "comparsate" di contorno la trovo offensiva e di cattivo gusto. Che educazione (nel senso di dignità e di affermazione personale) diamo alle nostre figlie? Forse che la vanità femminile si realizza solo con l'essere l'oggetto di ammirazione esclusivamente esteriore? Dove è finita l'emancipazione femminile?"
 
Ciao.

domenica 5 febbraio 2012

Uno scialletto per il grande freddo

L'ondata di gelo che ha interessato tutta l'Italia creando disagi e situazioni gravi, se non drammatiche, ci ha costretto a tirare fuori dagli armadi quei maglioncioni pesanti da tempo non indossati. Mi riferisco, in particolare, alla mia zona dove le condizioni climatiche, sinora abbastanza miti, ci avevano abituato a delle temperature  "moderate".

A proposito della necessità di coprirci di più, ieri ho terminato uno scialletto molto adatto per questi giorni di freddo.

Si tratta del GLENGESH (Cable-and-Lace Wrap) di Carol Feller:


Il modello, che potete osservare in questa foto:




è della designer irlandese Carol Feller ed è riportato nel libro "Contemporary Irish Knits":


Lo scialle, che ha una lunghezza di circa 2 m ed un'altezza nella parte centrale di circa 35 cm, è lavorato con la tecnica delle short-rows (ndr: questa tecnica m'intriga sempre più).
E' proprio questa lavorazione che conferisce la forma a semi-luna allo scialle, come risulta evidente nella foto dello scialle piegato a metà:


La lunghezza dello scialle consente inoltre di poterlo avvolgere intorno al collo comodamente, magari fermandolo con una spilla:




Per quanto riguarda le tecniche impiegate nella lavorazione vi sono: cables, lace, short-rows (per dirla con il linguaggio comune ormai a tante knitters) ovvero trecce, trafori e  e lavorazione a ferri accorciati.

Per finire, voglio fare notare due particolari:
il primo è l'inizio del lavoro che, come eseguito secondo le istruzioni del  modello, comporta un leggero arricciamento del bordo (carino, vero?):


il secondo è la chiusura delle maglie (binding-off), che viene eseguita con il metodo "elastic binding-off":


Per chi non conoscesse questo metodo di chiusura delle maglie, questa è  la spiegazione:

Elastic binding-off : lav. 1 m. a dir. (K1), * lav. 1 m. a dir. (K1), passare le 2 m. sul ferro di sinistra (sl 2 sts to LH needle), lav. 2 m. ins. a dir. ritorto (K2tog tbl).
Rip. da * sino ad esaurimento delle maglie. 

Eseguendo questa chiusura  ho apportato una variazione, per cui dopo aver lavorato la maglia iniziale a diritto ho lavorato (per tutte le maglie rimanenti) 2 maglie insieme a diritto (anzichè 1), in tal modo ho reso più corto il lato superiore dello scialle, che altrimenti sarebbe stato piuttosto "slargheggiante" dati i gettati della lavorazione lace.

 Buona settimana!